"Sono una vecchia donna.
Quando la Germania si fu risvegliata
i sussidi vennero ridotti. I miei figli
ogni tanto mi davano qualche spicciolo. Ma io
non potevo comprare quasi più niente. I primi tempi
andavo più di rado nei negozi, dove prima compravo ogni giorno.
Ma un giorno riflettei e in seguito
ritornai di nuovo ogni giorno dal fornaio e dall'erbivendola
da vecchia cliente.
Sceglievo con cura tra i commestibili,
non prendevo più cose di prima, ma neppure di meno,
aggiungevo al pane i panini e i porri al cavolo e solo
quando si faceva la somma, io traevo un sospiro,
frugavo con le mie dita rigide nel borsellino
e confessavo, scuotendo la testa, che i soldi non mi bastavano
a pagare quelle poche cose, e scuotendo la testa
uscivo dal negozio, sotto gli occhi di tutti i clienti.
Dicevo a me stessa:
se tutti noi, che non possediamo niente,
non ci facciamo più vivi dove sono in mostra le cose da mangiare,
si potrebbe pensare che non abbiamo bisogno di niente.
Ma se noi ci veniamo e non possiamo comprare niente
si sa come stanno le cose."
Bertolt Brecht
(B.Brecht, "L'acquirente", in B. Brecht, "Poesie 1933-1956", Einaudi, 1977, pag. 11)